Le potenzialità della Pet Therapy

Il cane è il miglior amico dell’uomo

A livello scientifico viene confermarto che il cane, da sempre considerato il migliore amico dell’uomo, ha effetti positivi sulla salute generale dell’uomo, con benefici sia a livello fisico che mentale.
Condividere la nostra vita con un cane ci garantisce infatti amore incondizionato, salute e divertimento.

Vediamo gli effetti positivi della presenza di un cane nella vita di un uomo:
1. la compagnia di un cane ci aiuta a ridurre lo stress derivante dalla vita frenetica, dal lavoro, dallo studio.
2. per i bambini autistici, la compagnia di un cane è un buon antidoto contro l’ansia e li aiuta ad aprirsi e instaurare rapporti con gli altri.
3. la presenza di un cane in famiglia contribuisce ad abbassare la pressione sanguigna e quindi a combattere l’ipertensione.
4. per chi ha un cane, il rischio di infarto diminuisce del 30%, il rischio di ictus del 40%”. E’ sufficiente la sua presenza per abbassare il battito cardiaco e rallentare la respirazione.
5. il cane è più efficace della palestra, perché costringe l’uomo a passeggiate giornaliere regolari.
6. il cane ci aiuta a combattere la solitudine e la depressione, intervenendo positivamente sul livello di autoconsiderazione. Il rapporto esclusivo che si instaura con il cane fornisce stimoli alle attività, alla creatività, motivazioni a prendersi cura di sé ed una valida occasione per aumentare i contatti sociali, inducendo il desiderio di conoscere, parlare, condividere.
Per non parlare poi delle feste e delle coccole che un cane ci regala ogni volta che rientriamo a casa!

Le potenzialità della Pet Therapy

Molti ignorano che il solo fatto di accarezzare un animale comporta una riduzione dello stress poiché abbassa la pressione sanguigna e il ritmo cardiaco. È risaputo invece che le persone anziane che possiedono un animale si sentono meno sole, sono più attive e vantano una maggiore vivacità intellettuale, oltre che una salute migliore rispetto ai loro coetanei che non hanno una tale fortuna. La presenza di un animale può stimolare persino i ricordi di un degente affetto dal morbo di Alzheimer o favorire la concentrazione di un bambino iperattivo. La Pet Therapy, pur non promettendo miracoli, risulta straordinariamente efficace per le persone di tutte le età che soffrono di disagi sia fisici sia psicologici: sembra infatti che le loro attenzioni e la loro vicinanza siano in grado di trasformare la nostra vita.

Che cos’è la Pet Therapy?

La Pet Therapy si basa sugli effetti benefici che il rapporto tra gli animali ed esseri umani può creare. Alla fine degli anni Cinquanta lo psicologo Boris Levinson fu uno dei primi a osservare che l’animale svolgeva un ruolo di complemento terapeutico nell’ambito delle proprie visite. Fu per puro caso che Levinson scoprì l’effetto che aveva il suo cane su un giovane paziente autistico che era rinchiuso in un mutismo assoluto ma che, alla vista del cane, si apriva in esclamazioni. Riconoscendo al cane un ruolo di catalizzatore sociale, Boris Levinson (“The Dog as Co-Therapist” (1969))poté constatarne gli effetti terapeutici in un buon numero di persone particolarmente vulnerabili, come gli anziani, in lutto o non autosufficienti. L’animale quindi può svolgere un ruolo di sostegno affettivo per coloro che hanno una rete sociale limitata.

Ai nostri giorni la pet therapy assume sempre maggiore rilevanza negli istituti e si allarga a una vasta cerchia, di pazienti dalle problematiche diversificate, tanto sul piano fisico e psicologico quanto su quello cognitivo. Tra coloro che ne beneficiano vi sono gli anziani, i portatori di handicap fisici e psichici, le persone che presentano problemi di apprendimento, di comportamento e di salute mentale. Si sono pure constatati gli effetti benefici degli animali sulle persone affette da malattie neurologiche degenerative come l’Alzheimer, ad esempio le ricerche di Zaki e Fritz (1989, 1995) hanno rilevato effetti positivi delle attività assistite mediante gli animali nei malati di Alzheimer. Sono state fatte anche ricerche su altre patologie quali il cancro (McNicholas, 2001) in cui si è notato che  la relazione che si istaura tra animale e malato terminale aiuta quest’ultimo a mantenere un certo equilibrio psicologico e ad accettare meglio i trattamenti terapeutici.

Caratteristiche della  relazione con l’animale

I coniugi Corson (1978) avevano individuato alcune caratteristiche degli animali da compagnia in grado di migliorare il morale, di stimolare la propensione all’azione, la tolleranza delle fonti di stress, di incrementare l’autostima e la possibilità di sentirsi utili e di facilitare i rapporti interpersonali:

1.la capacità dell’animale di creare una relazione affettiva;

2.la capacità di offrire contatto fisico;

3.la capacità di fornire sicurezza;

4.l’assenza di giudizio;

5.la capacità di stimolare la tendenza al prendersi cura e protezione.

L’alta seduttività della relazione con l’animale crea una elevata potenzialità di cambiamento.

Questo non indica forzatamente un effetto benefico la capacità di indurre cambiamenti nella relazione con l’animale riconoscendone la diversità. Tale potenziale è direttamente proporzionale al livello relazionale del rapporto.

Potenzialità della Pet Therapy

La presenza dell’animale favorisce la stimolazione fisica e sensoriale. Conosciamo tutti, l’importanza del toccare; in questo senso il fatto di accarezzare un animale contribuisce a ridurre il ritmo cardiaco e la pressione arteriosa, il che ne dimostra l’aspetto tranquillizzante. Il contatto con un animale facilita i rapporti sociali e stimola la spontaneità così come la gioia di vivere, spesso sepolte in profondità.

Dott.ssa Samantha Paolini

Bibliografia

•Boris Levinson (1969) “The Dog as Co-Therapist”. Mental Hygiene. New York, 46, 59-65

•R. Marchesini (2004) “Canone di Zooantropologia Applicata”, Apeiron

•Tesi di laurea di Claire Chiaruzzi (2002) “Attività e Terapie Assistite con l’ausilio degli animali”

•M.De Palma (2004) “Pet Therapy, Il Potere di Guarigione degli Animali”, Armenia

•E.Giusti, S.La Fata (2004) “Quando il mio Terapeuta è un cane”, Sovera

•R.Marchesini, L.Corona (2007) “Attività e Terapie Assistite dagli Animali”, Apeiron